- 3 Luglio 2021
- Posted by: Lorenzo Scatigna
- Categoria: Assicurazione casa
Siamo straconvinti che, in questo periodo piu’ che mai, investire in protezione e sicurezza sia la soluzione migliore per prevenire danni e, quindi, esborsi finanziari non previsti.
Oggi la propria casa, soprattutto se destinata all’abitazione principale, ed anche alla luce dell’emergenza sanitaria che ha rivoluzionato il modo di vivere la casa e gli spazi domestici, è ancor piu’ considerata un bene prezioso e prioritario per le famiglie italiane. Infatti secondo i dati resi noti dalla pubblicazione del 2020 “Gli Immobili in Italia” – ad opera dell’Agenzia delle Entrate e del Dipartimento Finanze del Ministero dell’Economia, attualmente il 74% circa delle famiglie italiane è proprietario della casa in cui vive.Tuttavia pero’, quando si tratta di affrontare il tema “protezione casa”, i dati Ania (Associazione Nazionale fra le imprese Assicuratrici) dicono che non oltre il 45% degli alloggi ha in realtà una qualche copertura assicurativa (multirischio, incendio, acc…).Una percentuale decisamente bassa, anche se in crescita, tenendo contoi che Il nostro Paese inoltre e’ caratterizzata da un territorio particolarmente fragile ed esposto alle calamità naturali, sono meno del 5% le abitazioni civili assicurate per questo tipo di danni (Alluvioni/Terremoto).
Altrettanto importante e’ proteggere la propria famiglia anche per i danni involontariamente causati a terzi, anche fuori dalle mura domestiche.. Sottoscrivere un’assicurazione della casa che includa anche la garanzia “responsabilità civile” per danni a terzi, è pertanto una scelta utile, soprattutto perché copre tutta la famiglia, specialmente in presenza di minori. Ed è molto importante proteggere i propri figli minori per i danni involontariamente causati a terzi, dentro e fuori dalle mura domestiche. La legge stabilisce infatti una responsabilità a carico di chi esercita la potestà genitoriale per non aver adeguatamente vigilato sul comportamento del minore (culpa in vigilando) o per non avere impartito al minore stesso un’educazione orientata a prevenirne comportamenti illeciti (culpa in educando). Quindi se il tuo bambino causa un danno, la legge ti impone di fartene carico, salvo che si possa dimostrare di non avere potuto impedire il fatto.
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